La vita è una ed è breve. Bisogna fare molte cose e farle con cura.

Abdul Karim

I miei ingredienti segreti sono la chiarezza, la sincerità e l’onestà

Abdul Karim

Il viaggio

“Quando ho lasciato il mio Paese non avevo soldi, non avevo niente. Sono stato in Cina, in Russia, in Ucraina. Non avevo il biglietto, ma parlando inglese ho aiutato chi non sapeva le lingue e allora, in cambio, gli altri mi compravano il biglietto. Così piano piano sono arrivato qui. È una cosa difficile: quelli che portano qui le persone vogliono soldi. Io ho provato da solo; c’erano barriere alte anche sette metri, le ho scavalcate e ho rischiato di morire. Arrivato in Polonia, da solo e a piedi, ho camminato sulla strada verso l’Europa. Un giorno un signore mi ha visto, avevo paura di essere rimandato a casa. Invece è stato un angelo custode: mi ha portato in città alla stazione dei pullman e mi ha fatto proseguire nel mio viaggio. Ci ho messo sei, sette mesi ad arrivare in Italia.”

Un nuovo inizio

“Sono arrivato in Sicilia, dove mi ha poi raggiunto la famiglia. In Sicilia tutto costava meno, dall’affitto al cibo e la gente era molto accogliente. Come prima esperienza, mi sono candidato per lavorare in un hotel sulla spiaggia. Il titolare mi diede la possibilità di affiancare il cuoco del ristorante. Così ho iniziato a conoscere la cucina italiana e ad ambientarmi nel mondo della ristorazione. Dopo qualche giorno hanno assunto anche mia moglie, per le pulizie. Ho lavorato poi ad Alta Risacca, ristorante di solo pesce, come sous chef. Insieme a me, lì sono stati assunti anche mia moglie e mio figlio: lei come donna delle pulizie e lui come cameriere.”

Il cambiamento

“Siamo arrivati in Alto Adige perché mia figlia si è iscritta all’Università di Bolzano. Ho iniziato subito a lavorare in diversi luoghi del territorio. A Bolzano ho lavorato in un ristorante vicino alla stazione e poi al Mensa Club, dove cucinavo cibi indiani e pakistani: era ottimo perché molti clienti erano originari di quei luoghi e apprezzavano la mia cucina. Nel 2010 un altro pakistano ha comprato un locale in via Marconi e mi ha detto di provare ad avviare una mia attività.”

Oggi

“Ora siamo in Viale Europa e qui siamo contenti. Il nostro ristorante è molto apprezzato dai clienti e ogni tanto facciamo anche eventi speciali. Ho molto a cuore la mia clientela e cucino sempre quello che piace alle persone che arrivano, ma sempre pietanze tipiche della mia terra. Le specialità, in generale, sono vegetariane e vegane. Modifico le ricette in base alle richieste e necessità dei clienti. Vedere gli altri contenti mi fa felice. Per me è importante fare felice la clientela, conoscere bene gli ingredienti che utilizzo e come questi vanno dosati, avere la consapevolezza di ogni aspetto del piatto che cucino.” 

L’ingrediente segreto

“Gli ingredienti segreti che mi hanno portato dove sono oggi sono la chiarezza, la sincerità e l’onestà; me l’hanno insegnato i miei genitori e io l’ho trasmesso ai miei figli; provare a fare sempre le cose nel modo giusto, è qualcosa che va avanti da generazioni. Non devi essere un perfetto musulmano o seguire perfettamente la cultura, ma la cosa più importante è essere sempre rispettosi, onesti e sinceri.” 

Il profumo di spezie è un abbraccio caloroso che rende impossibile non trovarsi bene a East & West. Abdul e la sua famiglia creano un’atmosfera che fa sentire i clienti parte della loro famiglia.

I piatti colorati, i sapori speziati e i loro profumi portano chi varca la soglia del locale in un viaggio alla scoperta di luoghi remoti che quasi per magia diventano vicini.


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Asia De Lorenzi

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Biografia
Asia De Lorenzi è una fotografa freelance di Merano. Durante il conseguimento della laurea in Scienze della Comunicazione e Cultura presso la Libera Università di Bolzano ha preso parte a numerosi progetti culturali, sociali e artistici, collaborando con diverse associazioni del territorio. La passione per la fotografia è accompagnata dalla curiosità di mescolare altre arti, come il cinema o l’illustrazione. Ogni progetto per lei è un’occasione per sperimentare, scoprire qualcosa di più su sé stessa e conoscere nuove persone. Il rapporto con gli altri è fondamentale in ogni situazione lavorativa, che sia documentare un evento culturale, fotografare un matrimonio, girare un video musicale o tenere un laboratorio artistico in una scuola dell’infanzia. Il progetto “Un’impronta del mondo in Alto Adige” è per lei un’opportunità per mettere in luce il lavoro e la storia delle persone che portano ricchezza nella provincia di Bolzano. Una ricchezza che non è misurabile solamente in termini economici, ma dall’esperienza, dalla bontà d’animo, dal coraggio, dalle competenze e dalla saggezza di individui che contribuiscono enormemente al bene del comunità.
Storie di una certa portata
“Storie di una certa portata” è nato dal desiderio di conoscere più a fondo le realtà locali che operano nella ristorazione - dai chioschi ai bistrò, fino ai ristoranti e alle pizzerie. Il cibo è qualcosa che unisce persone di provenienze diverse, attraverso ingredienti e preparazioni tradizionali oppure sperimentali. Attraverso 11 viaggi culinari si va alla scoperta delle persone che si celano dietro al proprio piatto preferito e grazie alle quali è possibile avere un’ampia gamma di scelta quando si è alla ricerca di un buon posto dove mangiare in Alto Adige. Ogni storia viene raccontata direttamente da chi, attraverso cibi deliziosi, gentilezza e la propria filosofia, arricchisce la comunità altoatesina. Gli aneddoti, le sfide e i momenti importanti della vita compongono il percorso di ognuno. Gli ingredienti nelle ricette fanno lo stesso, per rivelare infine un piatto che, dopo aver letto la storia di chi lo ha realizzato, verrà gustato ancora di più.
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