Avevo bisogno di un cambiamento,

volevo trovare la mia libertà.

Yuliet Alvarez

Mia madre è venuta con me, poi mia sorella ci ha raggiunte. Ora abbiamo tutte una vita qui e siamo felici.

Yuliet Alvarez

Lasciando Cuba

“A Cuba lavoravo sia come modella che come traduttrice, dato che avevo studiato un po’ la lingua italiana. Tutto è cambiato quando un giorno mi è stato affidato l’incarico di tradurre per un coro di alpini che era passato in tour nella mia zona. È durante questo servizio che ho conosciuto il mio futuro marito. Insieme a lui ho visitato per la mia prima volta l’Alto Adige, dove mi è piaciuto tutto sin da subito. Nel 2005 ho deciso di trasferirmi e ho iniziato subito a lavorare.” 

Una nuova vita

“Non ho fatto fatica a integrarmi in Alto Adige. Grazie al coro degli alpini, avevo già conosciuto mogli e figlie di coristi che si sono da subito mostrate disponibili a introdurmi al territorio locale preoccupandosi di non farmi mai sentire sola. Ho fatto però molta fatica ad adattarmi alle basse temperature che ci sono qui. Ho iniziato lavorando al Four Points by Sheraton, poi ho aperto il mio bar in via Milano – il Bar Mondo. Dopodiché ho fatto ulteriore esperienza di lavoro, sia presso il bar-sala giochi Switch 24 di via Palermo sia presso la pasticceria Zanolini, terminando così al Danny Bar, dove sono oggi.”

Le persone

“Amo il rapporto con i clienti e stabilire un dialogo con loro. Al bar si presentano persone di tutte le età e professioni: ragazzi, bambini, mamme, commercialisti, avvocati, anziani… di tutto. Amo raccontarmi e amo ascoltare le loro storie, parlare di Cuba e dell’Italia, dei nostri mari. Anche se la mia cultura di origine è diversa, noi abbiamo il sangre caliente, la musica, siamo sempre in festa, e questo mi permette di approcciarmi in modo positivo con tutti.”

L’ingrediente segreto

“Ciò che mi rende fiera di me e mi ha fatto arrivare qui è il pensiero di aiutare la mia famiglia ad avere ciò che io non ho mai potuto avere.”

Yuliet ama la sua vita in Alto Adige e la condisce con ciò che la sua adorata Cuba le ha lasciato dentro,

portando un po’ di sole con la sua vivacità, il suo sangre caliente e le sue fantastiche smoothie bowls.


Asia De Lorenzi

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Asia De Lorenzi
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Asia De Lorenzi
Bio
Asia De Lorenzi is a freelance photographer from Merano. While completing her degree in Communication Sciences and Culture at the Free University of Bolzano, she took part in numerous cultural, social and artistic projects, collaborating with various local organisations. Her passion for photography is accompanied by a curiosity to interweave other forms of art, such as film or illustration. Each project is an opportunity for her to experiment, discover something more about herself, and meet new people. Relationships with others are essential in every work situation, be it when documenting a cultural event, photographing a wedding, shooting a music video or running an art workshop in a kindergarten. For her, the project "An Imprint of the World in South Tyrol" is an opportunity to highlight the work and history of the people who bring wealth to the province of Bolzano: wealth that is not only measurable in economic terms, but in the experience, kindness, courage, skills and wisdom of individuals who contribute greatly to the well-being of the community.
Stories of a certain scale
"Stories of a certain scale" was born out of a desire to learn more about the local realities involved in catering - from kiosks and bistros to restaurants and pizzerias. Food brings people together from different backgrounds, through traditional or experimental ingredients and preparations. Through 11 culinary journeys, you will discover the people behind your favourite dish, giving you a wide range of choices when looking for a good place to eat in South Tyrol. Each story is told directly by those who, through delicious food, kindness and their own philosophy, enrich the South Tyrolean community. Anecdotes, challenges and important moments in life make up each person's journey. The ingredients in the recipes do the same, to ultimately reveal a dish that, after having read the story of the person who made it, will be enjoyed all the more.
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