Cosa ti ha portato qui a Bolzano?

L’amore. Io avevo 26 anni, lui pure, ci siamo guardati, ci siamo innamorati, è stata una storia che è andata benissimo per ventun anni. Quando sono arrivata qua, nemmeno il freddo mi toccava. Ho amato subito Bolzano e tutto l’Alto Adige, per me fin da subito era tutto bello, magico, giusto, e lo è ancora oggi. Sono una grandissima fan dell’Alto Adige, molto felice di vivere qua, mi piace come regione, come cultura e come stile di vita. Dico sempre che ho preso il meglio di tutte e due le realtà, dell’italiano e del tedesco. Non vivo la divisione delle due realtà bolzanine.

Oltre al contatto con i bambini e le famiglie, cosa ti rende felice nel tuo lavoro?

Il contatto con le persone. La cosa che voglio di più nel mio negozio è che le persone si sentano a proprio agio. Io non sopporto quando entri in un negozio e senti che devi comprare e uscire, o che stai chiedendo una cosa e dall’altra parte hai qualcuno che non ti vuole ascoltare o che non ti mette a tuo agio. Tratta le persone come se fossero tuo figlio o tua mamma o te stesso! Dico sempre che il mio negozio è un centro sociale perché mi piace ascoltare e parlare con tutti. Io ho il negozio in via Sassari e sono tanti anni che dico che voglio spostarmi in centro, ma poi ho paura di perdere quei contatti del negozio di quartiere, dove conosci tutti e vedi crescere i ragazzi.

Quando sono arrivata, nemmeno il freddo mi toccava: ho amato Bolzano sin da subito.

Mesmaide Rodriguez

Vedi una differenza tra i clienti di lingua tedesca e di lingua italiana nel tuo negozio?

Io vedo innanzitutto l’essere umano. Vedo però che il tedesco è molto più preciso per quanto riguarda gli orari, io apro il negozio alle nove, per me i clienti possono venire alle 9 e 10 o 9 e 20, sono latina e se anche arrivo con cinque minuti di ritardo a una festa per me è sempre festa.

Come descriveresti la città di Bolzano in una sola parola?

Sorprendente. Bolzano ha una buona qualità di vita e c’è sincerità. Adoro camminare in montagna, viste mozzafiato, respiri bene, mangi bene. Non divido più la mia vita tra la realtà di prima e quella attuale: c’è una continuità. Certo, Bolzano e Havana sono due realtà molto diverse. Ad Havana la vita è molto più euforica, è tutto più leggero, c’è più calore nelle persone. Lo stesso però lo percepisco qui, ma in altri modi, come nella possibilità di realizzarsi, che a casa mia non c’è.

C’è qualcosa di Cuba che porterai sempre con te e che credi ti arricchisca?

Certo, la parte umana. Sicuramente se c’è qualcosa che definisce i cubani è l’educazione e la forza, perché se tu sei una persona educata ma non sei forte sei già fregata in partenza. Cuba mi ha insegnato questo, il valore di essere una persona educata e di voler approfondire le cose. Un cubano ti aiuterà sempre, perché fra di noi siamo abituati ad aiutarci sempre. I cubani sono persone felici, gli autobus sono pieni zeppi, si muore di caldo, ma c’è la musica e la gente canta.

Cocktail preparato da Valentina Gentili e dedicato a Mesmaide Rodriguez

Non divido più la mia vita tra la realtà di prima e quella attuale: c’è una continuità.

Mesmaide Rodriguez

Un consiglio alla te di dieci anni fa?

Sposare un altro uomo! A parte gli scherzi, mi darei il consiglio di prendere le cose in mano personalmente, di non delegare agli altri e di non pensare che il giudizio di un’altra persona sia migliore del mio. Prendi tu le redini della tua vita, non delegare.

Quale augurio faresti a te per la tua vita tra dieci anni?

L’augurio che mi faccio è di vivere pienamente e di poter fare tutto quello che mi passa per la testa.

Mesmaide Rodriguez fotografata da Valentina Gentili

Sono latina e se anche arrivo con cinque minuti di ritardo a una festa, per me è sempre festa

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Valentina Gentili

À propos de l'artiste:
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Valentina Gentili
Photographie de
Valentina Gentili
Biographie
Valentina Gentili est une photographe et designer émergeante. Elle a obtenu un diplôme en arts graphiques au Lycée Artistique Pascoli de Bolzano, et elle suit actuellement le cours d’arts et design à l'Université libre de Bolzano. Elle collabore avec PianoB – Social Design et le Groupe Volontarius, où elle s’occupe de la photographie dans le domaine social. Elle travaille parallèlement comme barmaid. Valentina participe à ce projet avec un fort désir de découvrir et de raconter de nouvelles histoires de vie. Ce projet représente pour elle une occasion pour unir sa passion pour la photographie avec les compétences qu’elle a acquises en travaillant dans des clubs et des pubs.
Papoter au bar
Le projet de Valentina se développe à partir de deux questions : «Comment est-ce que je peux interagir avec une personne que je ne connais pas ? Qu'est-ce qui peut être un point de rencontre entre moi et cette personne?». Ces dernières années, Valentina a développé une passion pour la photographie parallèlement à son travail de barmaid. Ce projet a été l'occasion pour elle de redécouvrir son travail et de le mettre en valeur avec une touche créative. Être une barmaid signifie travailler en se mettant en contact permanent avec la personne de l'autre côté du comptoir, et cela donne l'occasion de découvrir et d'observer les particularités qui distinguent les gens. Cet emploi lui a également donné l'occasion de développer ses capacités et compétences de dialogue et d’interaction. Valentina a ainsi choisi d’accueillir les interviewés du projet « Une empreinte du monde au Tyrol du Sud » en leur offrant un cocktail de son invention. Chaque personne a pu choisir un cocktail spécifique, qui correspondait à un "profil caractériel". D'où la possibilité d'ouvrir un dialogue à travers ce qui peut ressembler à une discussion informelle entre le client et le barman.
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